Lo psicologo agisce, come il medico competente, in qualità di titolare del trattamento dati.

Come professionista è sottoposto al segreto professionale ma deve ricevere il consenso in quanto da privato tratta personali.
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L'ordine degli psicologi ha predisposto e pubblicato moduli per la richiesta del consenso sia nel caso di minori che nel caso dei maggiorenni.
 
La scuola emana un bando di selezione ed affida l'incarico al professionista; nel contratto che ne consegue va indicato che lo psicologo agisce come titolare.
 
La scuola, fungendo da tramite per fissare appuntamenti, coordinare le attività, ed avere feedback dell'attività svolta, deve porre particolare attenzione a:

inizio300Sicuramente le ultime azioni di accesso civico avranno allertato anche voi relativamente alla compliance GDPR di molte piattaforme utilizzate nella scuola.

Vogliamo fare un punto sulla situazione e sulle prospettive individuando le possibili azioni da compiere.

Online venerdi 25 novembre dalle 14.30 alle 16.00 circa.

Troverete il link per il video dell'evento e di come fare la Pseudonimizzazione cliccando su LEGGI TUTTO e accedendo con le credenziali dell'area riservata GDPRistruzione.

Come si gestisce l'accesso civico generalizzato

Come noto la richiesta di accesso civico generalizzato ha interessato tutte le scuole di ogni ordine e grado, comprese Università, di tutta Italia.

L’interesse generale ha determinato un proliferare di ipotesi di risposta al FOIA di opinioni contrastanti.

Ci si è molto concentrati sul tema dell’ammissibilità o inammissibilità della richiesta, tema che, ovviamente, non è di nostra specifica pertinenza in quanto riguarda la trasparenza.

 

Cosa bisogna fare in caso di accesso civico generalizzato?

La richiesta di accesso civico generalizzato ha interessato tutte le scuole di ogni ordine e grado, comprese le università. Pertanto ci saremmo aspettati un intervento da parte del Ministero dell’Istruzione con fornitura di indicazioni chiare e senza dubbi interpretativi. Invece abbiamo visto che alcuni USR, e Avvocatura dello Stato territoriale, hanno fornito indicazioni contrastanti e anche diametralmente opposte, lasciando le scuole nel dubbio e nella necessità di interpretazione.

Premesso che ad un Accesso Civico Generalizzato si risponde, che per quanto ci compete (PRIVACY) abbiamo già fornito tutte le indicazioni, resta il dubbio interpretativo di TRASPARENZA, questione che poco compete ai DPO.

E' arrivata una PEC con richiesta di Accesso Civico Generalizzata alla documentazione riguardante le piattaforme di Registro Elettronico, DaD, DDI, Videoconferenza e messaggistica.

Questa richiesta ha scatenato un’ampia discussione in cui sembra tutto incerto: bisogna rispondere oppure no? Si deve chiedere parere al DPO? Stiamo in ambito privacy o trasparenza? Devo fornire ciò che mi hanno chiesto? Ho tutto ciò che mi hanno chiesto?

Cerchiamo di fare ordine separando gli ambiti.

La richiesta è in ambito della trasparenza della pubblica amministrazione! Nella richiesta ci sono dei punti in cui il DPO è di supporto.